l Consiglio dei Ministri, venerdì scorso, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle autorità di vigilanza.
Le nuove norme potenziano e ampliano per il 2025 i meccanismi di protezione delle famiglie a basso reddito, delle PMI e delle imprese energivore in relazione ai costi per i consumi energetici, attraverso lo stanziamento di risorse per circa 3 miliardi di euro, senza la creazione di nuovo deficit per il bilancio pubblico.
Per le famiglie, si prevede il riconoscimento di un contributo straordinario pari a 200 euro, riconosciuto nel secondo trimestre 2025 sulla base dei dati ISEE. A copertura dell’intervento, si prevede l’utilizzo delle risorse disponibili sul bilancio della CSEA.
Per contenere il maggior onere causato dall’aumento del costo internazionale del gas naturale, è stato previsto, allo scattare di determinate soglie di prezzo, un meccanismo di verifica delle maggiori entrate IVA derivanti da tale aumento. Risorse pari alle maggiori entrate saranno stanziate su un apposito fondo e utilizzate per il finanziamento di specifiche agevolazioni, individuate dall’ARERA con proprie delibere, in favore di famiglie e microimprese vulnerabili, sulla fornitura di energia elettrica e di gas naturale.
Il decreto interviene inoltre sul regime di erogazione del servizio di somministrazione di energia elettrica ai clienti vulnerabili, in particolare:
- si prevede che l’ARERA disciplini il servizio di vulnerabilità, prevedendo che tale servizio decorra da una data non anteriore alla conclusione del servizio a tutele graduali (che si concluderà il 31.03.2027);
- nelle more dell’aggiudicazione del servizio di vulnerabilità, la fornitura di energia elettrica ai clienti vulnerabili che non hanno scelto un fornitore continuerà a essere assicurata dall’impresa di distribuzione, anche attraverso apposite società di vendita;
- la società Acquirente unico svolgerà, secondo le condizioni stabilite da ARERA, la funzione di approvvigionamento centralizzato dell’energia elettrica all’ingrosso per la successiva cessione agli esercenti il servizio di vulnerabilità.
Nell’ambito delle misure di attuazione del Piano sociale per il clima di cui al regolamento UE n. 2023/955 (istitutivo del Fondo sociale per il clima) saranno stabilite misure di investimento e sostegno per famiglie e microimprese vulnerabili, in misura non superiore al 50% del totale delle risorse disponibili.
Per l’anno 2025, il Governo ha stanziato 600 miliori di euro per il finanziamento del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, con copertura a valere sulla quota parte dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione di CO2 dell’anno 2024.
Inoltre, ulteriori 600 milioni sono destinati alle agevolazioni per la fornitura di energia elettrica e gas alle PMI, in particolare all’azzeramento per un semestre della spesa per oneri di sistema relativi al sostegno alle energie ricavate da fonti rinnovabili e alla cogenerazione (cosiddetta componente ASOS) per i clienti finali non domestici in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW.
Il decreto introduce anche misure per la trasparenza e la confrontabilità delle offerte al dettaglio di energia elettrica e gas sul mercato libero, in maniera da consentire una agevole leggibilità delle offerte e dei contratti anche con la previsione di documenti tipo da parte di ARERA. In caso di inosservanza, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie fino a 155 milioni di euro.
Infine, in casi di particolare urgenza, ARERA potrà deliberare l’adozione di misure cautelari, anche prima dell’avvio del procedimento sanzionatorio, assicurando il perseguimento degli interessi tutelati e, qualora ciò non comprometta la fruibilità del servizio da parte degli utenti, potrà sospendere l’attività di impresa fino a 6 mesi o proporre al Ministro competente la sospensione o la decadenza della concessione.
Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri n. 116
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ORSINI
“Confindustria considera positivamente il decreto legge da 3 miliardi di euro per l’energia, ripartito in parti quasi uguali tra famiglie e imprese, riconoscendolo come un segno tangibile di attenzione ed equilibrio in un momento complicato per le difficoltà geopolitiche e le scarse disponibilità finanziarie”. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha commentato così il DL Bollette e il DDL sul Nucleare varati dal Consiglio dei Ministri il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.
“Sono provvedimenti – ha spiegato – che vanno nella giusta direzione come testimoniano i segnali dati con la compensazione dei costi indiretti ETS e con la riduzione degli oneri di sistema, seppure a tempo. Ma è una politica che va rafforzata lì dove sono i problemi di sistema: bisogna risolvere a Bruxelles il nodo delle speculazioni sul prezzo del gas al TTF e introdurre misure strutturali in Italia. Insomma incidere su tutti i costi ingiustificati al paese, alle famiglie e alle imprese.
“Questo DL lascia indietro settori importanti per la manifattura e l’export italiani, quali Carta, Ceramica, Vetro e Cemento. Sia per questa, che per le altre misure, onfindustria si propone di contribuire al miglioramento del testo durante il dibattito parlamentare per la conversione del decreto. “Sul fronte delle cose molto buone – ha concluso – ci tengo a sottolineare con soddisfazione particolare il DDL sul Nucleare, che apre ad una soluzione strutturale di medio-lungo periodo che permetta il ribilanciamento del nostro footprint energetico, rendendo il nostro sistema competitivo e non penalizzato anche sul fronte dell’innovazione”.