Caro materie prime e limiti Superbonus, Auletta: “ Si rischia il cortocircuito per le costruzioni”
Il presidente di Ance Basilicata, Vincenzo Auletta, lancia l’allarme circa il rischio, sempre più concreto, di un cortocircuito per il settore edile, gravato dall’aumento ormai insostenibile del costo delle materie prime e dalle limitazioni della cessione del credito per il Superbonus introdotte dal Governo con il dl Sostegni ter.
“Il comparto – spiega il presidente dei costruttori di Confindustria Basilicata – dopo aver trainato a grandi ritmi la ripresa degli ultimi mesi è ora minacciato da un brusco rallentamento. La straordinaria spinta che gli incentivi sotto forma dei vari bonus hanno impresso alle costruzioni ha avuto un ruolo determinante nel rimettere in moto l’economia, come dimostrano i dati anche a livello locale. Il provvedimento che limita la cessione del credito ha già provocato uno stop degli interventi va pertanto velocemente modificato. Le correzioni alla norma del Superbonus volte a prevenire eventuali utilizzi fraudolenti vanno ripensate in modo da non paralizzare e penalizzare completamente le imprese, anche quelle virtuose e che lavorano nel rispetto delle norme”.
Tanto più che a frenare la ripartenza del settore c’è anche e soprattutto la straordinaria impennata dei prezzi delle materie prime, determinata dalle difficoltà di reperimento sui mercati delle stesse e acuita ulteriormente del caro energia. “Basti pensare – aggiunge Auletta – che il primo gennaio le imprese hanno ricevuto i nuovi listini prezzi delle aziende fornitrici: calcestruzzo, ferri e isolanti sono cresciuti del 38 per cento. Un aumento che si somma a quelli precedenti con l’effetto complessivo di compromettere seriamente il rilancio di un settore che viene fuori da oltre un decennio di forte crisi e che, grazie al notevole effetto moltiplicatore degli investimenti, sta contribuendo in maniera determinante alla ripartenza dell’economia italiana. Le aziende si trovano attualmente nella posizione di non poter dar seguito a lavori frutto di contratti sottoscritti sulla base di prezzi notevolmente inferiori. Ed è facile presumere che le cose, in assenza di correttivi adeguati, andranno sempre peggio nei prossimi mesi, per effetto dell’inflazione e dell’aumento di gas ed elettricità che, a cascata, finiscono per pesare sui costi per le imprese. E’ necessario che il prossimo provvedimento al vaglio del Governo per contrastare il caro energia tenga conto della portata e dell’ampiezza del fenomeno per consentire un sospiro di sollievo a tutto il mondo produttivo, investito trasversalmente da questo fenomeno. I provvedimenti tampone con efficacia limitata non bastano più”.
Ma le conseguenze di tale fenomeno – avverte il presidente di Ance Basilicata – non vanno solo a discapito delle imprese. A rischio sono le stesse opere del PNRR. “I primi bandi – spiega Auletta – sono stati basati sui precedenti prezzi delle materie prime. Anche a seguito delle esplicite richieste di ANCE, il Governo sta iniziando a ripensare i prezzi per i bandi relativi alle nuove opere. Abbiamo inoltrato alla Regione Basilicata la stessa richiesta di revisione del Prezziario e, in particolare, al dipartimento per le Infrastrutture che ci ha convocato per la prossima settimana. Ci auguriamo che le nostre proposte vengano accolte”.
“E’ sicuramente da apprezzare – ha concluso Auletta – la riduzione dei tempi per l’istruttoria delle pratiche di deposito strutturale e sismico comunicata dall’assessore Merra, che va nella direzione di forte semplificazione burocratica auspicata e necessaria”.