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CRITICITA’ AREE INDUSTRIALI, SOMMA: “UNA CONDIZIONE CHE ALLONTANA LA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE”

Le aree industriali della regione fanno i conti con numerose problematiche che stridono fortemente con i livelli di efficienza e di innovazione che sono richieste alle nostre imprese. Non mancano solo strade, ferrovie e infrastrutture immateriali, ma anche la manutenzione dell’esistente è carente: pessime condizioni delle arterie viarie, mancanza di illuminazione, scarsa cura del verde pubblico.

Per assurdo, a Viggiano fino a pochissimo tempo fa mancava anche l’allaccio alla rete del gas metano. C’è poi il tema della bonifica e della necessità di riperimetrare le aree non inquinate per liberare lotti per nuovi investimenti.

La Gazzetta del Mezzogiorno ha raccolto la denuncia di Confindustria Basilicata sulle forti criticità esistenti nelle principali aree di insediamenti produttivi. Leggi l’articolo:

AREE INDUSTRIALI: SOS INFRASTRUTTURE

Tra i problemi irrisolti anche anche il doppio pagamento della TASI

Lo stato in cui versano soprattutto alcune delle aree industriali – ha commentato il presidente Francesco Sommastride fortemente con i livelli di efficienza e di innovazione che sono richieste alle nostre imprese. Una condizione che ci allontana dai livelli di competitività che il nostro territorio dovrà necessariamente guadagnare per andare incontro alla stagione di nuova industrializzazione sostenibile di cui la nostra regione ha grande bisogno, e che ora abbiamo l’incredibile opportunità di realizzare attraverso il Pnrr e la nuova programmazione europea”. 

“Vanno costruite le condizioni per superare i tanti fattori di arretratezza che ancora ci penalizzano e che, se non rimossi, potrebbero allontanarci ancora di più dagli obiettivi di sviluppo. Come possiamo ragionare in termini di transizione digitale avanzata se in alcune di esse non c’è ancora una infrastrutturazione digitale adeguata? Ma prima ancora c’è il primario problema di garantire alle nostre aree industriali adeguata dotazione infrastrutturale. Un obiettivo ancora più sfidante in considerazione dell’attesa implementazione della Zona economica speciale interregionale Jonica all’interno della quale ricadono le principali aree industriali lucane”.

“Efficiente gestione dei servizi, infrastrutturazione materiale e digitale, bonifica e politiche fiscali di attrazione di nuovi investimenti sono conditio sine qua non per un reale rilancio produttivo e quindi economico e sociale della nostra regione. Siamo certi – ha concluso – che questi obiettivi sono condivisi dal governo regionale e che le necessarie azioni saranno al più presto avviate.

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