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Carulli: “Automotive nella morsa di caro energia e transizione. Ecco cosa propone Confindustria”

La filiera dell’automotive rischia di rimanere stretta nella morsa tra caro energia e riconversione ecologica. A tracciare il quadro della delicata situazione in cui si muove un settore strategico per l’economia del Paese e in particolare della Basilicata e sull’impegno che Confindustria sta portando avanti, in tal senso, sia a livello nazionale che locale, il presidente della sezione Industrie Meccaniche, Elettriche ed Elettroniche di Confindustria Basilicata, Carlo Carulli in un’intervista a La Nuova del Sud di giovedi’ 3 febbraio.

“Ci troviamo ad affrontare una situazione avulsa da ogni logica di mercato. Stiamo parlando di circa il 700 per cento del costo del gas e dell’energia elettrica con rincari che a livello locale risultano superiori anche al 200 per cento. Una situazione che sta diventando insostenibile e andrà sicuramente a penalizzare il processo di crescita che vede coinvolto attualmente il sistema produttivo italiano con ripercussioni sul PIL, già a partire dal prossimo anno. Il decreto Ristori Ter ha, in qualche modo, mitigato gli effetti negativi per le imprese ma non è sufficiente. Si tratta di pannicelli caldi, come nel caso delle compensazioni sugli oneri di sistema che rappresentano il 15 per cento del costo di una bolletta e che quindi non risolvono di certo il problema. Ben vengano i provvedimenti congiunturali, ma è necessario parallelamente lavorare a iniziative di più ampio respiro a strategie che possono risolvere il problema a monte. Noi lo abbiamo fatto presente ai tavoli nazionali, chiedendo in tal caso di incentivare le imprese a investire”.

INTERVISTA INTEGRALE

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In particolare, il Presidente Carulli ha spiegato l’iniziativa congiunta intrapresa da Federmeccanica e sindacati di categoria che insieme hanno chiesto un incontro urgente al e ai ministri Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando e Roberto Cingolani per valutare insieme le condizioni e le possibili iniziative da attivare in merito ad alcune questioni cruciali, emerse dall’Osservatorio Automotive. Industriali e sindacati, nel corso di una conferenza congiunta, hanno evidenziato l’urgenza di interventi a favore della filiera dove sono a rischio  circa 73.000 posti di lavoro, di cui 63.000 nel periodo 2025-2030.

CONFERENZA STAMPA – COMUNICATO CONGIUNTO

 

OSSERVATORIO AUTOMOTIVE – RISULTANZE

Nell’intervista a La Nuova del Sud, il Presidente Carulli ha anche evidenziato l’impegno che Confindustria Basilicata sta portando avanti sul territorio per sostenere economicamente e finanziariamente le imprese dell’indotto nella delicata fase di riconversione industriale resa necessaria dagli obiettivi di transizione ecologica.

“Si tratta di garantire risorse adeguate da parte del Governo e della Regione per aiutare la riconversione green, puntando anche sulla formazione e  in particolare sull’orientamento dei giovani laureandi verso la domanda di nuove competenze rese necessarie dalla doppia transizione ecologica e digitale.

Nell’occasione, il Presidente Carulli ha presentato il progetto che Confindustria Basilicata sta portando avanti in collaborazione con la Scuola di Ingegneria dell’Unibas.