Somma a Repubblica Bari: “Sostegni a chi investe sulla Basilicata”
Tra crisi Stellantis e Dazi di Trump le prospettive per la Basilicata, nell’analisi del presidente Francesco Somma a “la Repubblica – Bari”.
Le chiedo di sbilanciarsi in una previsione sul futuro economico della Basilicata, si evolverà l’economia lucana nel breve e medio termine? Su cosa consiglierebbe di puntare ai tanti piccoli e medi imprenditori?
«Almeno per i prossimi mesi, le previsioni non sono rosee. In compenso, la Regione Basilicata ha recentemente annunciato nuove misure per il sostegno delle imprese per 291 milioni di euro. Se sapremo costruire e attuare velocemente bandi a reale misura d’impresa, ci saranno finalmente le condizioni per rilanciare gli investimenti e sostenere le imprese di settori di eccellenza, quali mobile imbottito e agroindustria, nelle attività di ricerca e sviluppo e nell’internazionalizzazione. Vanno sostenute nell’immediato le aziende dell’indotto Stellantis e favorita la riconversione. Ma soprattutto siamo convinti che oggi vadano gettate le basi di nuovi pilastri dell’economia lucana. Dobbiamo riuscire a far attecchire sul nostro territorio nuovi, grandi investimenti che dovranno realizzarsi in settori chiave della doppia transizione digitale ed ecologica, come chimica verde, energie rinnovabili, meccatronica, turismo, industria culturale, ICT, aerospazio e difesa».
Di cosa ci sarà bisogno in futuro per poter provare a imporsi ancora di più sul mercato nazionale e internazionale?
«I nuovi paradigmi di competitività si giocano tutti sulle tecnologie connettive, digitalizzazione e intelligenza artificiale. Fattori doppiamente importanti per una regione come la Basilicata dove le connessioni fisiche sono limitate da un pesante gap infrastrutturale. È fondamentale sostenere con determinazione gli investimenti in innovazione».
Le politiche internazionali e la possibile imposizione di nuovi dazi stanno minacciando tutte quelle aziende che basano il loro sostentamento sull’export. Quali sono le impossibili implicazioni per le industrie lucane?
«Ci sono legittime preoccupazioni che stanno crescendo nei nostri imprenditori, soprattutto legate al possibile rischio dei nuovi dazi dell’Amministrazione Trump, per di più in un momento di estrema debolezza dell’economia europea. Ripercussioni importanti si potrebbero avere sull’automotive – che è la voce nettamente predominante del nostro export – ma anche sul mobile imbottito, sul settore chimico e farmaceutico, sull’industria alimentare e su quella meccanica».