SOMMA: “DUE PROPOSTE CONCRETE PER FAR RIPARTIRE BASILICATA E PUGLIA”

“Puglia e Basilicata ripartono” da due proposte lanciate questa mattina dal presidente Francesco Somma nel corso del talk show promosso dalla Gazzetta del Mezzogiorno che si è tenuto presso la sede di Matera della Camera di Commercio di Basilicata e ha visto a confronto economisti, rappresentanti istituzioni, delle associazioni e del mondo del credito.

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“Si tratta di due iniziative operative – ha spiegato il presidente Somma – che lancio in questa sede in presenza di una classe dirigente quasi al completo che mi auguro le faccia proprie, e che mi sento di poter considerare condivise anche dal sindacato. La prima riguarda una rivendicazione: Melfi deve candidarsi a ospitare la gigafactory di batterie per macchine elettriche. Il Presidente Draghi e il ministro Giorgetti si stanno battendo per portarla in Italia.  Ma perché dare per scontato che venga realizzata a Torino? Dobbiamo alzare il tiro e far sentire la nostra voce, di Basilicata e Puglia insieme. Le macchine italiane si fanno a Melfi più che altrove ed è nello stabilimento lucano ai confini con la vicina Puglia che si produrranno le auto elettriche”.

L’altra proposta riguarda invece la cosiddetta hydrogen valley appulo lucana.

“Sia la Puglia che la   Basilicata – ha spiegato ancora il presidente – si sono candidate a ospitare uno dei nove Centri di alta tecnologia per l’ambiente e l’energia previsti dal PNRR. Una competizione che non ha senso di esistere. Serve invece una collaborazione per portare a casa il risultato. Non c’è un territorio più adatto della Basilicata, dotata com’è di cavità naturali e pozzi esausti,  a vincere la sfida dell’hydrogen valley. La sua sperimentazione, per la sua storia industriale, non può che avvenire a Taranto. Abbiamo tutte le condizioni per realizzare l’hydrogen valley appulo lucana”.

“Mettiamo sul tavolo caratteristiche del territorio, gli sbocchi di mercato e la forza delle sinergie che le nostre due regioni sono in grado di esprimere. Portiamo avanti le legittime ambizioni delle nostre regioni. Le nostre econome hanno bisogno di più industria, i territori reggono se regge e si sviluppa il suo tessuto industriale”.